Facendo seguito al percorso formativo in materia, cui abbiamo partecipato in modo attivo intendiamo fare una breve sintesi operativa della sola disciplina che regola l’utilizzo delle terre e rocce da scavo all’interno dello stesso cantiere come «non rifiuti» e al di fuori del sito di produzione, come «sottoprodotti».
Gli appunti si rendono disponibili ai tecnici progettisti e di cantiere, oltre che alle imprese di movimento terra che diventano responsabili della gestione dei materiali ed in particolare della loro collocazione entro i limiti del «non rifiuto» o «sottoprodotto», evitando di ricadere nell’ambito dei «rifiuti speciali». Durante il confronto di questo mese è emerso in modo chiaro che le operazioni di caratterizzazione ambientale, sempre necessarie, attraverso le stratigrafie del terreno, l’analisi quantitativa negli strati di riporto e le campionature da sottoporre ad analisi, ricadono nell’ambito delle competenze del GEOLOGO.